mercoledì 10 agosto 2016

SMARTIKA: investimento poco "SMART"

Smartika è uno dei maggiori portali italiani di "social lending", ovvero l'operazione che permette il prestito di denaro tra privati. Chiaramente autorizzato da Banca d'Italia e con regole ben precise, la piattaforma di Smartika era nata dalle "ceneri" di Zopa, società che di fatto aveva inventato a Londra il social lending. Tutto ciò risulterebbe molto affascinante, visto e considerato la crisi del settore bancario con le relative regole introdotte dal bail-in, i tassi irrisori e pertanto la difficoltà di trovare investimenti sicuri con un sufficiente rendimento e la difficoltà di trovare comunque investimenti etici. All'inizio del 2013 pertanto decisi di investire in questa piattaforma la minima somma di 1.000 euro per verificarne di persona l'efficacia; a distanza di più di tre anni ecco i risultati di questa personale esperienza. 
Si parte dal presupposto che l'investimento era prettamente etico e che i rendimenti erano discreti (mediamente 5/6%). L'investimento di 1000 euro era stato destinato a più classi di rischio dei richiedenti (dalla A alla C), con relativi incrementi del tasso di guadagno.
A giugno 2016 risultavano dei ritardi di pagamento (i cosiddetti crediti deteriorati) per la precisione su 43 affidamenti ben 7 di questi non sono stati del tutto ripagati (il 16,27%, 10,11% se consideriamo però solo le perdite effettive). La cosa più preoccupante è che tra gli affidamenti non ripagati non risultano solo quelli con il grado di rischio maggiore, considerando che A era l'affidamento più "affidabile", B affidamento di media rischiosità e C il più rischioso ecco come è distribuito l'insoluto:

A36 numero 1 affidamento
B36 numero 1 affidamento
C48 numero 5 affidamenti

per un totale di debito residuo di euro 101,10.
Nel giugno 2016 per tali ritardi, Smartika decide come da accordi contrattuali di cedere tali crediti deteriorati (il prezzo di tale cessione non è stato da me approfondito), remunerandomi il 20% del capitale ceduto; verosimilmente ho ricevuto 20,40 euro e assicurandomi di non corrispondere per un anno le commissioni a Smartika. Stiamo trattando di cifre esigue avendo voluto approcciare a questa tipologia di investimento con un capitale molto esiguo, ma è di sicuro rilievo se consideriamo la massa del capitale raccolto da Smartika.
Difficile anche da capire l'efficacia e le modalità di recupero crediti approcciate da Smartika visto e considerato che sui 7 suddetti insoluti ben 4 avevano al momento della sottoscrizione del prestito, comunicato un garante. Il dubbio permane pertanto anche sulla valutazione e sulle modalità della sottoscrizione dei prestiti: i tassi di prestito infatti risulterebbero più o meno in linea con le realtà bancarie e finanziarie di prestito e ho il personale sentore che vista la profusione di etica che trasmette il portale di Smartika vi sia una maggiore facilitazione nell'erogazione del credito. 
Riepilogando e facendo i cosiddetti conti della serva ad oggi su 1000 euro dopo poco più di tre anni sono stati incassati 911,42 euro con la prospettiva di incasso (a meno di eventuali altri insoluti) di euro 988,95. La mia personale perdita da questo investimento pertanto si attesterà ad almeno il -1,105% su base triennale, non è nulla ma considerando che l'idea iniziale era di arrivare dopo tre anni ad almeno una rendita del 15% (mediamente 5% annui) diciamo che qualcosa non è proprio andata per il verso giusto.
La mia considerazione esclusivamente soggettiva è che tutto quanto suddetto ha ridimensionato totalmente le mie aspettative sul social lending in special modo sull'eticità di quanto veniva inizialmente professato anni fa; è totalmente utopico pensare che persone che prestano i loro soldi a diretti sconosciuti non incappino nelle situazioni sovraesposte.
Smartika ha recentemente introdotto un Fondo di Garanzia chiamato "Smartika Lender Protection" che dovrebbe ovviare e tutelare in futuro da tali insicurezze di mercato, ciononostante il mio giudizio personale su Smartika non può che essere negativo; il rapporto rischio/rendimento non è assolutamente adeguato se non professando ancora una volta l'eticità dell'operazione che secondo me viene comunque a mancare per una notevole serie di fattori.

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