GUERRA IN UCRAINA, PUNTO DELLA
SITUAZIONE
28 FEBRUARY 2022
Riassumo con la massima brevità il decorso degli eventi passati e
propongo una ipotesi interpretativa degli eventi futuri.
1. Causa profonda della guerra è la decisione strategica USA di
espandere a Est la NATO. L’espansione inizia con l’Amministrazione
Clinton, dopo il crollo dell’URSS. George Kennan, Henry Kissinger, John
Mearsheimer – per citare soltanto le maggiori personalità USA nel campo
delle relazioni internazionali– la ritengono un errore di prima
grandezza, foriero di gravi conseguenze.
2. Il Summit NATO di Bucarest 2008 dichiara che Georgia e Ucraina
entreranno nella NATO. Francia e Germania sono contrarie ma cedono alla
pressione americana. Ne risulta un compromesso: non viene specificata
la data dell’ingresso.
3. La Russia chiarisce immediatamente che l’ingresso di Georgia e
Ucraina nella NATO è inaccettabile. La ragione di fondo è che Georgia e
Ucraina nella NATO diventerebbero bastioni militari occidentali alla
frontiera russa. Immediatamente dopo il Summit di Bucarest la Russia
invade la Georgia per impedire che entri nella NATO. Non è in grado né
politicamente né militarmente di fare lo stesso con l’Ucraina.
4. Nel 2014 gli USA orchestrano un colpo di Stato in Ucraina e vi
insediano un governo a loro gradito che inserisce in Costituzione la
volontà di associarsi alla NATO.
5. Nel 2021 gli Stati Uniti e i paesi UE iniziano ad armare seriamente
le FFAA ucraine.
6. A fine 2021 la Russia apre una trattativa diplomatica con gli Stati
Uniti. Il punto chiave della proposta russa è la firma di un trattato a
garanzia che l’Ucraina non entrerà nella NATO. Contro il costume
diplomatico, la Russia rende pubblica la bozza di trattato.
7. Gli Stati Uniti si rifiutano di garantire per iscritto che l’Ucraina
non entrerà nella NATO, perché facendolo rinuncerebbero al ruolo di
decisore “superiorem non recognoscens” dell’ordine internazionale
unipolare, che rivestono da dopo il crollo dell’URSS. Chiariscono
immediatamente che NON interverranno militarmente a difesa dell’Ucraina
in caso di attacco russo. Una grande potenza nucleare affronta sul
campo un’altra grande potenza nucleare solo quando la posta in gioco è
un interesse vitale di entrambe. L’Ucraina è un interesse vitale russo,
NON è un interesse vitale USA.
8. Alla conferenza di Monaco, il capo del governo ucraino annuncia che
l’Ucraina medita di acquisire armi atomiche tattiche. Le armi atomiche
tattiche più piccole possono cancellare dalla faccia della terra una
divisione corazzata.
9. Forse a causa di questo annuncio, la Russia accelera i tempi.
Riconosce le Repubbliche del Donbass, invade l’Ucraina. Conduce la
guerra nelle modalità più adeguate a risparmiare la vita dei civili, in
vista di una riconciliazione/stabilizzazione dell’Ucraina. L’obiettivo
strategico russo NON prevede la conquista totale o parziale del paese,
ma la sua neutralizzazione, il riconoscimento delle Repubbliche del
Donbass e della Crimea, la smilitarizzazione dell’Ucraina.
10. Gli USA – più precisamente, l’establishment che ne dirige la
politica estera, che è in grado di influenzare pesantemente qualsiasi
Amministrazione – decidono di attuare una strategia bellica indiretta,
con l’obiettivo di provocare il “regime change” in Russia, e utilizzano
come strumento politico i paesi UE, che assumono il ruolo di “NATO
politico-economica”.
11. Vengono decise dagli USA e dai paesi UE importanti sanzioni
economiche alla Russia, compreso il congelamento ossia il sequestro
degli attivi della Banca Nazionale russa detenuti in paesi occidentali
(un atto di guerra).
12. Vengono altresì decise dai paesi UE draconiane misure che anch’esse
risultano in veri e propri atti di guerra: finanziamento UE e invio in
Ucraina di sistemi d’arma, non solo difensivi ma offensivi (aerei da
combattimento). La distinzione tra sistemi d’arma offensivi e
difensivi, che sul campo di battaglia non ha valore alcuno, è invece
legalmente rilevante. L’invio di sistemi d’arma difensivi a un paese in
guerra non costituisce un atto di guerra contro il suo nemico, l’invio
di sistemi d’arma offensivi sì.
13. Svezia e Finlandia, paesi neutrali confinanti con la Russia,
annunciano di prendere in considerazione il proprio ingresso nella NATO.
14. La Germania annuncia un vasto programma di riarmo.
15. L’invio di sistemi d’arma all’Ucraina non cambia l’esito del
conflitto in Ucraina, perché non muta i rapporti di forza tra i
contendenti, fortemente sbilanciati a favore della Russia. È una
provocazione rivolta alla Russia. La sfida a reagire ad atti di guerra
veri e propri, sapendo che una reazione militare russa contro i paesi
UE, che sono anche paesi NATO, causerebbe un conflitto aperto
NATO-Russia. L’intento della provocazione è dimostrare l’impotenza
russa: “Hai morso un boccone troppo grosso per te”, e così
destabilizzare il governo della Federazione russa.
16. Il governo russo eleva l’allerta nucleare. Si tratta di un caso di
“to escalate for de-escalation”. Con l’escalation, si manda un
messaggio all’avversario: “Sappiate che siamo disposti ad arrivare fino
in fondo, conflitto nucleare compreso. De-escalate o ne subirete le
conseguenze”.
17. Sono annunciati per stamattina i primi colloqui tra rappresentanti
del governo ucraino e del governo russo.
18. L’operazione “regime change” in Russia fa leva su tutte le faglie
di conflitto presenti in Russia, anzitutto sui nazionalismi degli Stati
che compongono la Federazione. Lo scenario previsto dai pianificatori è
analogo a quello già attuato nella ex-Jugoslavia: guerra civile,
frammentazione della Federazione russa, implosione dello Stato
federale, nuovi governi diretti da personale politico gradito
all’Occidente, e il Presidente federale russo V. Putin, già descritto
dai media occidentali come gangster mentalmente squilibrato, come il
Presidente jugoslavo Milosevic imputato davanti al Tribunale
internazionale dell’Aja.
19. Da quanto precede risulta molto chiaro che la Russia NON può fare
marcia indietro. Se lo fa, il governo si destabilizza e si innesca la
seconda fase dell’operazione “regime change”: rivoluzioni colorate
negli Stati componenti la Federazione russa. Inoltre, l’Ucraina è
l’ultima linea di difesa militare e politica della Federazione russa,
che ha le spalle al muro e difende la sua sopravvivenza.
20. Ricordo che per evitare la presente, pericolosissima situazione,
bastava una di queste due cose: a) garantire per iscritto che l’Ucraina
non avrebbe aderito alla NATO b) che un solo paese UE proponesse, prima
dell’inizio delle ostilità, una revisione del sistema di sicurezza
europeo che tenesse conto degli interessi russi, orientata alla
neutralizzazione dell’Ucraina.
21. Prevedo che i colloqui tra Ucraina e Russia non sortiranno
risultati. Il governo ucraino è guidato dagli USA. È interesse USA, in
vista dell’operazione “regime change”, guadagnare tempo e far salire la
pressione sul governo russo.
22. Il presente atteggiamento dei paesi UE non è nell’interesse di
alcuno dei paesi europei, compresi i paesi confinanti con la Russia.
Infatti, la Russia NON ha intenzione di espandersi, né in Ucraina, né
altrove (non ne ha la capacità politico-militare). La Russia sta
difendendo la sua integrità politica e la sua sopravvivenza come Stato
unitario.
23. Il presente atteggiamento dei paesi UE mette a grave rischio tutti
i paesi europei. Esso è dettato dagli USA, che così possono fare una
politica “short of war” contro la Russia a costo zero. Il costo,
economico e politico, lo pagano i popoli europei.
24. Il presente atteggiamento dei paesi UE fa sospettare che i loro
dirigenti non si rendano conto della gravità degli atti che stanno
compiendo, né delle loro possibili conseguenze.
25. Ripeto infatti che la Russia NON può fare marcia indietro, e che i
suoi obiettivi non sono espansionistici o imperialistici, ma
strettamente difensivi. La Russia li ritiene interessi vitali, che è
necessario garantirsi per sopravvivere.
26. La Russia è una grande potenza nucleare. Nessuno al mondo tranne
Dio o il senno di poi sa quali conseguenze potrebbe avere un eventuale
successo dell’operazione “regime change” in Russia, perché nessuno può
sapere a chi andrebbe il controllo dell’arsenale nucleare russo, o di
porzioni di esso, più che sufficienti a provocare distruzioni
catastrofiche.
27. Inoltre, un conclusivo fallimento dell’operazione “regime change”
seguente a un suo parziale, temporaneo successo, potrebbe favorire
comportamenti disperati e irrazionali della direzione politica russa,
che, lo ricordo ancora, sente di stare lottando per la sopravvivenza
della Russia.
28. La decisione tedesca di riarmare, e di inviare in Ucraina armi che
uccideranno soldati russi, unita alla presenza in Ucraina di formazioni
che si richiamano al nazional-socialismo, non può non richiamare alla
mente dei russi quanto è accaduto nella IIGM, quando i tedeschi
uccisero 22 MLN di civili russi, e una parte degli ucraini si schierò
contro l’URSS al fianco dei nazisti. I russi chiamano la IIGM “Grande
Guerra Patriottica”, ne celebrano solennemente il ricordo, si
riuniscono intorno ad esso. Patriottismo e nazionalismo sono una forza
molto potente, in Russia. Le emozioni che essi suscitano quando si
ritenga in pericolo la sopravvivenza della nazione possono travolgere
la razionalità.
29. Molto importante: d’ora in poi, è assolutamente necessario prendere
alla lettera, e credere dalla prima parola all’ultima, i moniti e le
minacce ufficiali rivolti all’Occidente dalla dirigenza russa. Il
centro direttivo politico russo, infatti, non solo non ha alcuna
ragione di mentire o di minacciare a vuoto, ma ha l’assoluta necessità
di essere chiaro, sincero e coerente nelle proprie dichiarazioni
ufficiali rivolte all’occidente. È infatti questo l’unico strumento a
sua disposizione per controllare razionalmente il decorso degli eventi,
ed evitare che essi sfuggano di mano e precipitino nella catastrofe.
Pensare che la direzione russa stia bluffando è la ricetta per il
disastro.
30. È molto importante, per chi condividesse questa lettura degli
eventi, far giungere, come può, ai parlamentari italiani, il proprio
preoccupato dissenso per l’atteggiamento del nostro governo e della UE.
Si rammenti che solo il Parlamento può decidere legittimamente atti di
guerra, e che l’art. 11 della Costituzione italiana “ripudia la guerra
come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo
di risoluzione delle controversie internazionali”. Questa in corso è una controversia internazionale, che può comporsi rapidamente garantendo la neutralità ucraina.
31. Per concludere, ricordiamo che un atteggiamento aggressivo e
intransigente, e, peggio, la collaborazione all’operazione “regime
change” in Russia, può gettare nel baratro l’Ucraina. L’esito militare
del conflitto, stanti le forze in campo e l’impossibilità russa di fare
marcia indietro, è predeterminato. L’unico effetto reale
dell’aggressività intransigente potrebbe essere un aumento della
pressione militare russa, al fine di concludere rapidamente le
operazioni. Questo implicherebbe l’adozione di uno stile bellico molto
più violento, e un aumento vertiginoso di caduti civili. Se poi gli
eventi sfuggissero di mano, e dessero luogo a uno scontro diretto
NATO-Russia, un atteggiamento aggressivo e intransigente potrebbe
gettare nel baratro anche le nazioni europee.
32. Molte persone assistono allo svolgersi di questa vicenda come se
fosse una serie TV. Non è una serie TV, è la realtà. Non siamo a
Disneyland, non siamo nel Paese delle Meraviglie. Non siamo bambini:
non è vero che Papà USA, che è tanto forte e tanto giusto, ci protegge
e saprà far sì che tutto finisca nel migliore dei modi. Cerchiamo di
essere adulti responsabili. Risolta questa crisi, discuteremo di nuovo
dei valori, dei modelli di società, delle ragioni e dei torti: che sono
molto importanti. Però, prima di discutere dei valori e dei modelli di
società bisogna saper vivere, e sopravvivere.
Roberto Buffagni.
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NOTE A MARGINE 19 AGOSTO 2022
1. La causa della guerra non può essere l'espansione della NATO per il semplice fatto che la Svezia e la Finlandia dopo l'attacco russo sono entrate a far parte dell'Alleanza, questo decapita la falsa narrazione dell'espansione della NATO come casus belli. Il potere decisionale all'interno della Nato non è avvallato dai soli Stati Uniti.
2. I dossier sugli esiti del summit menzionato sono completamenti diversi da quanto enunciato dal Buffagni: "Russian President Putin was pleased about the alliance deciding not to invite Georgia and Ukraine to the Membership Action Plan at least for the time being." E il seguente articolo di Maura Morandi del 2008 descrive la delusione della Georgia: https://www.balcanicaucaso.org/Tutte-le-notizie/Per-ora-niente-Georgia-41243
3. Le cause del conflitto in Ossezia del Sud sono spiegate in un report scaricabile qui
4. Definire colpo di stato una rivoluzione popolare è un'opinione personale conciliante con la narrazione propagandistica russa. I fatti di Euromaidan sono ampiamente documentati e ben descritti anche su wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Euromaidan
5. L'inizio degli approvvigionamenti militari da parte della NATO partono già dal 2014 a seguito dell'invasione della Crimea e delle attività militari dei separatisti in Donbass. Nell'inverno 2020-2021 le imponenti esercitazioni militari Russe al confine con l'Ucraina furono un grande segnale di allarme che si è concretizzato nell'inverno successivo. In entrambe le esercitazioni sia Lavrov che Putin accusarono l'occidente di inutile isterismo e che mai avrebbero invaso l'Ucraina.
6. A prescindere che l'ingresso nella Nato da parte dell'Ucraina era un capitolo non dico chiuso ma di improbabile prosecuzione visti i problemi che l'ex paese sovietico accusava, non avendo minime possibilità di raggiungere i parametri per l'ingresso dell'Alleanza, le richieste della Russia erano basate sulla strategia di consolidare il casus belli dell'espansione della Nato per giustificare l'operazione speciale di dezanificazione, quest'ultimo altro vocabolo utilizzato dalla propaganda per legittimare l'intervento Russo.
7. Con quale tipologia di documento si sarebbe potuto garantire per iscritto che l'Ucraina non entrerà nella NATO? Con quale modus operandi e seguendo quale diritto internazionale si sarebbe dovuto redigere quanto descritto dal Buffagni? Dallo stesso non viene mai inoltre menzionato un accordo che definiva come inviolabili i confini ucraini, documento sottoscritto anche dalla stessa Russia ovvero il Memorandum di Budapest del 1994. Una nazione deve essere indipendentemente libera di scegliere se entrare nella Nato o nell'OTSC. Non obbligata nella scelta o di non scegliere.
8. Alla conferenza di Monaco Zelensky fece cenno alle armi atomiche in relazione proprio al disatteso Memorandum di Budapest relativo all'accordo al contrasto della proliferazione delle armi nucleari.
9. La Russia non ha accelerato i tempi per questi falsi motivi, l'invasione era premeditata e pianificata da anni, come predetto anche durante l'inverno precedente ci fu la stessa imponente esercitazione svoltasi come nel 2022. L'invasione della Crimea del 2014 e la colossale costruzione del ponte di collegamento con la Russia sono un altro esempio della premeditata strategia militare del Cremlino.
10. La "strategia bellica indiretta" è dettata dalla situazione, le scelte erano due, o lasciare l'Ucraina al proprio destino o aiutarla militarmente a resistere all'invasione.
11. Idem come sopra, o si lasciava l'Ucraina al proprio destino e a soccombere all'invasione russa di tutto il territorio o si applicavano sanzioni atte ad indebolirne le basi economiche russe e ad arrivare così ad un armistizio. Attualmente a dispetto delle notizie propagandistiche, sembra che le sanzioni stiano avendo le dovute conseguenze sul tessuto economico russo. Il rovescio della medaglia è la crisi energetica europea e il considerevole aumento dell'inflazione.
12. L'Italia facente parte della Nato ha dovuto e deve fare la sua parte.
13. Ad oggi hanno fatto già ingresso; fatto di basilare importanza è che la richiesta ed il conseguente ingresso nella Nato è successivo all'inizio del conflitto, a testimonianza della falsa narrazione russa dell'espansionismo della Nato quale causa della guerra.
14. Anche la Polonia in primis in modo imponente ed un po' tutte le nazioni hanno deciso di aumentare la spesa militare, la causa di ciò a chi dovrebbe essere attribuita?
15. Attualmente tali affermazioni danno testimonianza della poca obbiettività di questo testo. Il rapporto di forza anche se sbilanciato ha permesso all'Ucraina, grazie gli armamenti occidentali, di difendersi su un fronte lungo ben 2500 km. Attualmente c'è una situazione di stallo tra i due eserciti, questo potrebbe portare a due situazioni, o ad un proseguimento di una lunga guerra di lento logoramento (stile prima guerra mondiale) che porterebbe a seri problemi ad entrambi in contendenti o all'arrivo forzato di un armistizio.
16. E' dall'inizio del conflitto che Putin minaccia chi si sarebbe frapposto all'operazione speciale. L'arroganza e la prepotenza non deve soverchiare il diritto internazionale.
17. Questi colloqui si sono rilevati un bluff da parte dei russi, dimostratisi non disposti a trattare su nulla.
18. Putin a tutt'oggi dovrà rispondere dei crimini di guerra perpetrati in Ucraina. Mi sembra il minimo.
19. In questo vicolo cieco si è infilata la Russia. La via d'uscita è rimediare con una seria volontà di trovare un armistizio; non è un problema dei paesi occidentali se il governo della federazione Russa ne uscirà destabilizzato. L'intransigenza a trovare un serio accordo dimostra la situazione politica interna russa, sempre più rivolta a trasformarsi in un regime autarchico.
20. Bastava una cosa, che la Russia non invadesse l'Ucraina e nulla sarebbe accaduto. "Orientata alla neutralizzazione dell'Ucraina" forse questo è un buffo lapsus freudiano, forse chi ha redatto questo testo intendeva scrivere la "neutralità dell'Ucraina"...
21. E' nell'interesse degli USA la fine del conflitto e delle sue conseguenze. Questa narrazione che il governo ucraino sia guidato dagli USA fa parte del classico repertorio della paranoica propaganda russa.
22. La Russia si è espansa in Ucraina (annessione della Crimea nel 2014 ed invasione nel 2022). Per difendere la sua integrità politica e la sua sopravvivenza come stato unitario la Russia inizia ad attaccare un altro stato preventivamente? Ecco altro esempio di paranoia russa.
23. E' la conseguenza della guerra, non è una scelta dell'Europa o degli USA. Quale atteggiamento l'Unione Europea avrebbe dovuto avere dopo l'invasione ucraina?
24. Vengono dimenticate le analogie con l'avvento della seconda guerra mondiale. Come non ricordare che anche Hitler annesse alla Germania senza colpo ferire i sudeti prima e l'intera Cecoslovacchia poi, con il benestare di tutte le democrazie europee.
25. Queste del punto 25 sono mere opinioni personali e dettate dal regime politico in cui si trova la federazione russa. Bisogna ricordare che nonostante Putin goda di ampio appoggio popolare nella sua madre patria (fu lo stesso nei regimi nazi fascisti di non tanti anni fa), essa è anche basata sulla repressione interna ad ampio raggio. Basti pensare che sono state introdotte regole per le quali in Russia si può essere perseguiti solo enunciando la parola guerra o sfoggiando i colori giallo e blu.
26. Solo la risposta occidentale al conflitto e il popolo russo potrà accompagnare il passaggio di potere nella Federazione Russa. Avvallando l'uso della forza a discapito delle regole e del diritto internazionale non farebbe altro che incentivare i motivi di preoccupazione narrati in questo punto.
27. Idem punto 26.
28. Questo punto fa parte della narrazione propagandistica russa. Per raccontare gli eventi storici bisogna essere estremamente obbiettivi. Vero che durante la seconda guerra mondiale parte dell'ucraina si schierò al fianco dei nazisti, e questo successe in molte altre parti dell'Europa (ad esempio Croazia, e le conseguenze di quanto successo in Yugoslavia ne fanno una spiegazione storica esemplare di quanto si ripetano i pretesti e le cause scatenanti di una guerra). Si dimenticano però alcuni aspetti fondamentali: l'Ucraina con l'avvento della seconda guerra mondiale usciva stremata dall'Holomodor, gli ucraini non amavano pertanto Stalin. Quale altra buona occasione per vendicarsi se non affiancarsi ai tedeschi con la ahimè falsa speranza di poter riaffermare la propria identità o addirittura di una ucraina indipendente? Si dimentica altresì e non viene mai fatto cenno dalla propaganda russa che durante la seconda guerra mondiale gli Stati Uniti fornirono all'Urss gli armamenti per difendersi. Questo fatto non viene mai nemmeno accennato quando la narrazione definisce un errore l'invio di armi all'Ucraina. Idem per la nostra resistenza, da dove arrivarono le armi per i partigiani italiani? Rimane l'attuale grande ipocrisia della finta pacifista estrema sinistra italiana di cui Giorgio Bianchi, promotore di questo articolo, fa parte, oltretutto allineata su questa questione con l'estrema destra.
29. Non possiamo assoggettarci al fanatismo russo descritto nel punto 28 e 29 avendo sotto gli occhi una guerra scatenata per puri interessi personali di una nazione. Sulla chiarezza e sincerità delle dichiarazioni ufficiali della Federazione Russa vorrei ricordare un solo preciso antefatto. Prima del 24 febbraio 2022, in concomitanza delle esercitazioni militari russe al confine con l'Ucraina, Lavrov e Putin in persona dissero esplicitamente e letteralmente in via ufficiale che mai avrebbero invaso ed attaccato l'Ucraina, e che tutto ciò era dettato da puro isterismo occidentale. Idem fu fatto nell'inverno 2020-2021. Ora per quale strano motivo il narratore esprime questo punto? Ovvio che ogni dichiarazione deve essere presa seriamente, ma nessuno può usare la legge della forza a discapito oltretutto di una nazione intera.
30. L'art. 11 della costituzione, come al solito in questi casi, viene enunciato nelle prime due righe, invece l'articolo continua e lo riporto per la sua interezza. Art. 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. "Questa in corso è una controversia internazionale, che può comporsi rapidamente garantendo la neutralità ucraina." Mai affermazione può essere più falsa: la neutralità ucraina per la Russia deve essere intesa come nazione governata da chi alla Russia fa più comodo, alla stregua della Bielorussia. Di quale neutralità parliamo? Fino al 2014 l'Ucraina è sempre stata neutrale nonostante la richiesta di entrare nell'unione europea e nella Nato che ogni stato dovrebbe poter avviare liberamente come una eventuale richiesta di ingresso nell'OTSC. Eppure no, per il narratore all'Ucraina basterebbe essere neutrale (ma con le regole della Russia).
31. L'aggressività intransigente è stata quella dimostrata dalla Federazione Russa non dalla Nato e dagli USA.
32. No comment. Da che pulpito.
Redaelli Stefano
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