Sposando la causa Ucraina e condividendo le parole del nostro presidente Mattarella, per la prima volta ho partecipato alle celebrazioni del 25 aprile considerando in precedenza tale manifestazione assurdamente politicizzata. E ne ho avuto conferma. La liberazione d'Italia è una festa di tutti e non dovrebbe essere l'occasione per essere strumentalizzata dai partiti di estrema sinistra che hanno violentato questa importante giornata in memoria dei nostri caduti. Specialmente quest'anno il 25 aprile era carico di significato per via della resistenza Ucraina contro l'invasore russo. Mi sono trovato a vivere invece attimi di imbarazzo quando uno sparuto gruppo di facinorosi, evidentemente poco inclini a partecipare civilmente ad una manifestazione di festa, inveiva contro Letta e i militanti del partito politico del PD che presenziavano al corteo. Premesso che personalmente non trovo corretto durante il 25 aprile lo sfoggio dei vari loghi di partito, la presenza di esponenti politici la trovo giusta, importante e necessaria. Poco dopo raggiunto il numeroso gruppo di ucraini in parte formato da donne e mamme profughe con i bambini al seguito, ecco presentarsi due individui di cui uno riconoscibile nel video che posterò, che iniziarono ad insultare gli ucraini come se ci fossero allo stadio due tifoserie nemiche opposte. Lascio a voi immaginare gli insulti rivolte a quelle innocenti persone e bimbi al seguito. Dal video gli stessi più un altro gruppetto danno sfoggio delle loro migliori qualità, pugno alzato come se questo significasse qualcosa in quel contesto di parole lanciate a caso. La manifestazione a parte questo scambio verbale a dir poco vergognoso, è stata del tutto pacifica. Il discorso di Pagliarulo e del Sindaco Sala hanno coronato il ricordo della resistenza italiana accostandola a quella attuale ucraina, ribadendo che solo con gli aiuti militari è possibile resistere ad un oppressore non incline alla pace ed al dialogo. La speranza è che tutta l'opinione pubblica capisca e si immedesimi in quello che il popolo ucraino sta subendo ingiustamente. Noi invece ci permettiamo di condannare gli esponenti politici e quella numerosa fetta di popolazione italiana che vuole difendere la libertà e le democrazie in nome anche dei resistenti italiani che hanno combattuto per i medesimi ideali. L'offesa che i finti pacifisti legittimanti di Putin, che con le loro ipocrisie sbandierate anche durante il 25 aprile, hanno confermato con l'ottusità antiamericana e anti-nato in questo momento storico, quanto sia libero il nostro paese grazie anche ai nostri partigiani e quanto le stesse persone, in questo caso quelle dell'estrema sinistra italiana, stiano approfittando di questa libertà senza pudore o addirittura senza cognizione di causa. In Italia abbiamo libertà di informarci e non siamo succubi di un'assurda propaganda o un indottrinamento russo, mentre alcuni di noi cittadini italiani hanno anche l'indecenza di confutare la storia. Ne è l'esempio più lampante la recente uscita del professor Alessandro Orsini, che cercando di smontare alcune analogie della questione ucraina con la seconda guerra mondiale è arrivato ad affermare che Hitler non aveva intenzione di far scatenare la seconda guerra mondiale. Forse al limite del plausibile si potrebbe dire che non voleva scatenarla in così poco tempo ma di sicuro ne è stato la causa, come oggi la causa del conflitto ucraino è Vladimir Putin e non la Nato o gli Stati Uniti d'America come le anacronistiche ideologie della sinistra estrema italiana (insieme alla destra estrema) cercano di propagandare. Solo gli stolti e solo chi è in malafede potrebbe sostenere tali tesi. Infine come possono anche coloro che si definiscono anarchici, che erano presenti al corteo, appoggiare Putin che è l'antitesi dell'anarchia essendo a capo di una dittatura capitalista? La confusione politica di molte delle persone presenti alla celebrazione del 25 aprile era imbarazzante, e questo è un segnale preoccupante della situazione prettamente italiana.
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