"Se non fermiamo l'espansione della Nato avremmo altre guerre" con queste parole ad aprile al programma Piazza Pulita, può essere sintetizzata la visione di Orsini sulla crisi Ucraina sfociata in una guerra anacronistica che ha riportato l'Europa indietro nel tempo di 78 anni. Orsini afferma sempre durante lo stesso programma: "2 - 4 aprile 2008 in Romania a Bucarest c'è stato il summit fondamentale della Nato. In quell'occasione Putin venne invitato come osservatore e la Nato disse di accogliere il desiderio dell'Ucraina e della Georgia di entrare nella Nato. Agosto 2008: la Russia invade la Georgia e dice: 'non la Nato nella Georgia, perché questo è il confine nazionale della Russia. Io Russia non vengo a prendermi paesi che sono confinanti con gli Stati Uniti'. Quindi il problema è assolutamente la Nato [...] i Paesi che stanno sostenendo l'Ucraina si coordinano segretamente attraverso la Nato. È la Nato che è dentro questa brutta storia".
In generale i milioni di telespettatori non conoscono nel dettaglio gli sviluppi del Summit Nato di Bucarest del 2008, potrebbero così prendere per buono il concetto che la Nato, durante tale riunione, ebbe a desiderio l'ingresso di Ucraina e Georgia nella Nato. Non andò proprio così.
Diciamo innanzitutto che il principale risultato del summit del 2008 fu quello di avere il consenso da parte di tutta l'alleanza all'installazione di basi missilistiche in Repubblica Ceca e Polonia. Addirittura i media russi all'epoca dettero l'impressione alla loro opinione pubblica che la dirigenza del Cremlino ebbe la forza di bloccare l'Occidente rimandando l'inizio del processo di ammissione alla Nato di Ucraina e Georgia, quando la stessa Nato non si proponeva tale obbiettivo per questo summit.
Nonostante gli sforzi politici e diplomatici americani e la solenne presa di impegno di Bush, contrarie all'ammissione al Map di Ucraina e Georgia furono Germania, Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Norvegia. Gli stessi britannici di Gordon Brown si misero di traverso obbiettando che non era il caso di andare allo scontro con la Russia in quanto il caso Kosovo era ancora fresco. Oltre a ciò le motivazioni del mancato ingresso furono sostanzialmente che l'Ucraina aveva metà della popolazione e della sua classe politica contrarie alla Nato stessa e vicine invece alle posizioni della Russia, e la Georgia perché non aveva il controllo dell'Ossezia del sud e dell'Abkhazia, che erano in mano a gruppi armati e sostenuti dalla Russia stessa (non vi ricorda qualcosa? sì, il Donbass, stesso modus operandi). Ebbene si evince che i maggiori antagonisti dell'espansione della Nato ad est siano state proprio le nazioni europee membre della Nato stessa. La chiave di lettura non è solo da assimilare ad un gesto di riguardo nei confronti della Russia, bensì la contrarietà della Vecchia Europa alla trasformazione della Nato in una coalizione fondata sulla realizzazione dei disegni americani. La definisco personalmente una semplice mancanza di lungimiranza anche alla luce dei fatti odierni; purtroppo la realtà ci porta a quanto sia sempre stata forte l'ingerenza russa nei nostri ambienti politici e nell'informazione (disinformazione) attraverso i mass media, evidentemente ieri come oggi. Emblematiche, per riassumere questo aspetto, furono le parole del primo ministro francese Fillon: "...non riteniamo che l'integrazione di Georgia e Ucraina sia la risposta giusta all'equilibrio delle forze in Europa e tra Europa e Russia, e in merito noi vogliamo il dialogo con la Russia". Parole e risultato del Summit che portarono alla somma soddisfazione di Putin.
Se in questo momento fossimo in un contradditorio televisivo al cospetto del Prof. Orsini, lo stesso partirebbe con un "Dottoressa, dottoressa, dottoressa, dottoressa.... non ho mai detto ecc. ecc." ma in sostanza il professore troppo spesso ha confezionato la sua visione della storia per accomodare la sua narrazione dei fatti e delle sue opinioni, che per quanto mi riguarda sono molto, troppo discutibili.
Sarebbe stato invece di importanza fondamentale trasmettere, soprattutto in un programma televisivo andato in onda in prima serata, l'excursus che ci ha portato a questa assurda guerra, e il summit Nato di Bucarest del 2008 è un passo essenziale e decisivo per spiegare quello che oggi sta accadendo.
materiale utile:
https://www.nato.int/docu/comm/2008/0804-bucharest/index.html
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