martedì 5 aprile 2022

Per la pace Ucraina - Si vis pacem, para bellum

Nel dibattito italiano si sono creati differenti schieramenti in merito alla guerra Ucraina di cui il principale è pro-armi all'Ucraina e no armi all'Ucraina. Il punto e la domanda focale è come si esaurisce una guerra. La risposta è molto banale, una guerra finisce definitivamente quando la giustizia prevale sull'ingiustizia e purtroppo in alcune circostanze la locuzione "Si vis pacem, para bellum" del romano Vegezio è l'unica via perseguibile per arrivare alla pace. I saccenti che affermano che la verità sta nel mezzo ovvero nel caso specifico trovano giustificazioni alla "operazione speciale" russa (adducendo ad esempio alla guerra del Donbass o al Battaglione Azov) o sono in malafede o non si sono informati abbastanza sulle cause di questa guerra che sostanzialmente vede l'ingiusto imperialismo oligarchico e dittatoriale russo sottomettere la libera e democratica Ucraina. La Russia a partire dal 2014 a seguito della Rivoluzione EuroMaidan ha disatteso tutti i trattati, dai protocolli di Minsk (questione della guerra del Donbass) al Memorandum di Budapest (questione della Crimea e Donbass) fino alla indipendenza Ucraina del 1991 stessa (questione della Crimea e Donbass). Il pretesto è l'allargamento della NATO ai paesi dell'Est che secondo Putin disattendono degli accordi successivi alla disgregazione dell'Unione Sovietica che purtroppo furono solo meramente verbali e non sono mai stati ratificati da accordi scritti. Infatti ogni stato democraticamente libero è autonomo della possibilità di poter avanzare la proposta di far parte della NATO, da qui la definizione di questo come un pretesto alla causa di dichiiarazione di guerra. Il secondo pretesto è la necessità di dezanificare l'Ucraina a difesa dei russofoni ucraini; peccato che la visione di una Ucraina nazista è unilaterale e della sola Russia, la considerazione della gran parte degli altri governi del mondo è opposta alla visione di una ucraina da salvare dai nazisti. A riscontro di quanto detto possiamo semplicisticamente affermare che le elezioni in Russia purtroppo non sono democratiche (a testimonianza di ciò c'è il ventennale mandato a Putin) e quindi la visione del "problema" del nazismo in Ucraina è prettamente univoco, mentre in Ucraina la popolazione può democraticamente scegliere il proprio presidente ed il suo governo (a testimonianza di ciò nel passato si sono succeduti governi di partiti sia filorussi che filoeuropeisti). Questo pretesto è anche ampiamente smascherato dall'uccisione di massa dei russofoni ucraini da parte dei russi stessi, che vedendo la tenace resistenza ucraina hanno bombardato e ucciso senza pietà e senza rigore alcuno i civili delle città prettamente russofone di Mariupol, Kharkiv ecc.

Approssimativamente la storia recente Ucraina è quella riprodotta pocanzi, potremmo ricostruire anche l'oppressione storica dell'ucraina ricordando le recenti vicissitudini del periodo sovietico con Stalin e l'Holodomor per analizzare la mentalità Putiniana. Sostanzialmente la Russia confida nella sua straordinaria forza militare e di propaganda interna che ha purtroppo attecchito parzialmente anche in Italia accedendo appunto uno sterile dibattito sulla fornitura di armi all'Ucraina. Prima capiremo che non è più accettabile l'atteggiamento criminale russo nei confronti dei suoi vicini, specialmente se si tratta di paesi dell'ex unione sovietica, prima questa guerra e questo tipo di guerre finiranno, e faccio riferimento a tutte le guerre delle superpotenze mondiali che indiscriminatamente vorrebbero sopprimere con la forza popolazioni libere e democratiche.

sabato 2 aprile 2022

Analisi definitiva sulla guerra Ucraina e la prospettiva italiana

Sono passati 38 giorni dall'inizio della guerra Ucraina, i negoziati sono in una fase embrionale nonostante i numerosi incontri tra le parti e ci si auspicava non solo pochi giorni fa già ad un accordo di pace, ma i tempi non sono maturi. Da una parte la resistenza ucraina sta dando filo da torcere ai russi addirittura respingendoli in alcune parti del territorio occupate, dall'altra i russi occupano senza alcun sostegno degli abitanti e vilmente bombardano anche obbiettivi civili senza alcuna logica militare se non quella anacronistica di sfiancare la popolazione e così prevedere ad una resa del governo, cosa quest'ultima altamente controproducente per i negoziati e che ha avuto l'effetto opposto ovvero il rafforzamento ed il patriottismo nazionale ucraino. E' di ieri invece la notizia dell'attacco a Belgorod su territorio russo di un deposito di petrolio, attacco smentito e non rivendicato dall'esercito ucraino, potrebbe essere stata sia iniziativa di un singolo reparto dei militari ucraini, un attacco premeditato o che sia una improbabile false flag per giustificare un'ulteriore escalation militare da parte dei russi. Intanto Biden ha deciso di aiutare ulteriormente la resistenza con nuovi armamenti offensivi tra cui carri armati, droni e missili. Questo può determinare la svolta dell'intera guerra perché da una parte si tratta di armamenti prettamente offensivi e dall'altra l'esercito di Kiev ha dimostrato di voler combattere ad ogni costo e con ogni mezzo l'invasione russa dotata di un esercito imponente ma con poca motivazione. 
Il dibattimento italiano su armi all'ucraina sì, armi all'ucraina no sinceramente è sterile e privo di ogni senso a questo punto della guerra. E' evidente e ragionevole che un cessate il fuoco si avrà solo quando i russi usciranno dal territorio sovrano ucraino; Putin infatti potrebbe al massimo auspicare all'indipendenza delle due Repubbliche del Donbass avendo citato questo come obbiettivo base dopo l'evoluzione del conflitto, ad una presa temporale della Crimea e alla neutralità dell'Ucraina intesa come non parte della Nato. Purtroppo questo potrebbe essere l'ennesimo bluff, Putin infatti ha esternato più volte ed in più fasi storiche quale considerazioni ha dello Stato Ucraino, ovvero non lo riconosce come stato sovrano ma come territorio russo o sotto influenza russa, un territorio "fraterno e amico"; in questo momento sta nascondendo al mondo questa visione che è palesemente viva nella popolazione Ucraina che ha subito la distruzione e l'ennesimo sopruso da parte dei russi che storicamente si ripete ormai da secoli, non basteranno altri cento anni per dimenticare quello che sta succedendo oggi. Questo è il vero fallimento russo, fallimento che è pacificamente comprovato da questa scellerata invasione ed operazione speciale di denazificazione che non solo ha portato alla distruzione di molte città ma che porterà conseguenze catastrofiche alla stessa Russia e al mondo intero, ma mentre il mondo intero ha la possibilità di riorganizzarsi isolando economicamente la Russia, quest'ultima dovrà prima o poi fare i conti con i propri errori al netto delle scelte degli altri paesi specialmente Europei, Stati Uniti e Cina. 
Personalmente la preoccupazione è la poca intransigenza della politica italiana; da una parte si è avviato il processo di assistenza militare a Kiev con l'invio di armamenti in linea con le decisioni europee, ma sebbene non conosca assolutamente nulla di quanto avviene negli altri paesi europei, è visibile in Italia un acceso dibattito su questa questione fondamentale per la fine del conflitto. Il dibattimento è sia a livello politico che evidentemente rappresenta anche quello popolare essendo il nostro un paese democratico. Le scelte sugli armamenti sì o armamenti no devono però essere motivate sulla base di ragionamenti che a volte faccio fatica a comprendere e che nascono principalmente da ideologie anacronistiche e da una indiscutibile disattenzione degli avvenimenti storici sia recenti che antichi, questi ultimi fomentati da una forte e capillare propaganda (quella russa) che ha saputo da tradizione sovietica trasmettere false informazioni finalizzate alla giustificazione delle atroci verità di una guerra e di un regime autarchico e oligarchico che ha saputo comprare le menti semplici e offuscare anche alcune menti illuminate (l'elenco di queste menti le riporterò a fine articolo).
Rappresentazione di questa mediocre conoscenza degli avvenimenti che si stanno verificando in ucraina è il dibattito quotidiano televisivo che pensavo fosse governato anche in questo caso dall'esigenza di massimizzare lo share e quindi di dare spazio alle più varie interpretazioni ma denoto che questa vile esigenza si sta riversando su una buona fetta della popolazione italiana di conoscenza storica e attuale ucraina limitata, facendo gioco alla propaganda russa. La conseguenza di tale considerazione mi è balzata agli occhi innanzitutto leggendo i commenti sui vari social network a critica delle prime pagine dei quotidiani e dei partiti politici che hanno proposto l'invio degli armamenti a difesa dell'Ucraina (Europa+, PD ecc.) commenti ferocemente critici contro l'operato di Draghi e del parlamento. Successivamente entrando a curiosare in facebook nella pagina dell'ambasciata Russa in Italia (https://www.facebook.com/ambrusitalia) troviamo elogi alla Russia, alla fratellanza tra Italia e Russia ed un putiferio di commenti dissociativi dall'operato dell'Italia nei confronti della Russia; sarebbe bastato un solo ed unico commento per produrmi grande perplessità, ma la numerosità dei commenti a favore della Russia mi rendono sgomento.
Ecco pertanto che la guerra ucraina viene proiettata e raffigurata spesso e volentieri anche da molti illustri giornalisti/opinionisti italiani come causa di eventi storici mal rappresentati dalla Rivoluzione Arancione ad Euromaidan, dalla guerra del Donbass all'occupazione della Crimea. C'è un denominatore comune in tutti questi avvenimenti che basterebbe per spiegare le cause di questa guerra e che tutti i giornalisti, opinionisti e ancor più colpevolmente politici omettono di comprendere, il denominatore comune è la Russia, l'ingerenza Russia in Ucraina e la volontà della stessa di voler influire (o non perdere questa influenza) sulle attività e scelte di uno stato libero, sovrano e democratico. Dimentichiamoci per un momento questo aspetto, ma come è possibile non considerare la Russia come uno stato capitalistico, dittatoriale e autarchico, dove la libertà politica, di stampa e del solo pensarla diversamente su un social network diventa passibile di incriminazione? Come è possibile dimenticarsi che in Russia non ci sono democratiche elezioni? Ma soprattutto come è possibile mettere in discussione la distruzione per ora parziale del territorio ucraino da parte delle armate russe? E' solo questo ultimo punto che dovrebbe non portare a non considerare auspicabile un aiuto militare totale da parte di tutte le democrazie mondiali e della compatta opinione pubblica in tale direzione e contro il regime totalitario Russo. Viviamo in una democrazia, dove ognuno è libero di dare la propria opinione ma calza molto bene in questo contesto l’aforisma di Leo Longanesi “Soltanto sotto una dittatura riesco a credere nella democrazia”.
Analizzando più approfonditamente la questione storica e politica ucraina è sufficiente sintetizzare il tutto in un breve arco di tempo senza partire dal periodo Stalinista e dell'Holodomor, e senza citare Bandera considerato irragionevolmente un nazista a tutti gli effetti quando in realtà in un parallelismo spicciolo dovremmo semplicemente considerarlo un inefficace Garibaldi in versione ucraina. Il denominatore comune di tutte le vicissitudine Ucraine dall'indipendenza del 1991 in poi è stata come dicevamo la Russia e da Euromaidan del 2014 più precisamente questo denominatore è diventato specificatamente l'occupazione territoriale russa su territorio ucraino. La popolazione ucraina russofona o meno fino al 2014 viveva un'accesa divisione politica, da una parte i filoeuropeisti concentrati nell'ovest e nella popolazione più giovane e dall'altra i filorussi ubicati specialmente nell'est e da una buona fetta delle generazioni più anziane della popolazione; non voglio addentrarmi in troppe spiegazioni su questa marcata distinzione perché mi dilungherei troppo. Questa divisione politica ha il suo massimo culmine con la strage di Odessa dove in concomitanza con le proteste di Euromaidan vengono bruciati vivi dei militanti filorussi nel teatro di Odessa, tra cui un ragazzo di 17 anni. Falsi i complottismi anche enunciati da nomi illustri che vedevano influenza occidentale nelle proteste del 2013/2014, sicuramente la componente occidentale era presente ma di fondo era la parte di popolazione Ucraina filoeuropeista che voleva fermamente non avere più ingerenze e influenze politiche da parte della Russia ma aprirsi al vecchio continente come si auspicava da tempo. Bensì la successiva occupazione della Crimea porta all'assottigliamento di questo "bipolarismo" ucraino portando anno dopo anno alla consapevolezza che ogni abitante del territorio ucraino nulla voleva aver più a che fare con la Russia. La guerra del Donbass ha lo stesso denominatore, influenza Russa su territorio sovrano ucraino, propaganda russa che rappresenta n falso genocidio dei russofoni in terra ucraina, ecc. Questi concetti somministrati dal Bignamino del Cremlino hanno purtroppo attecchito su molte menti anche illustri in Italia. Tanto è vero che Michele Santoro su un primario canale televisivo nazionale accusava le cause della guerra anche all'atteggiamento Ucraino oltre nel Donbass ma più meramente di non fornire più acqua alla Crimea. Faccio un esempio di una banalità assoluta ma che credo possa far comprendere quanto sia sbagliato non riconoscere esclusivamente la responsabilità russa di questo conflitto, se io proprietario o avente diritto sul mio appartamento vedo occuparmi un locale dello stesso da una persona estranea non avente alcun diritto di occupare la mia proprietà, mi tolgo almeno lo sfizio di bloccargli la tubazione dell'acqua o l'erogazione di elettricità, la mia condotta in questo caso è scorretta? Per Michele Santoro parallelamente e praticamente quello che avrei fatto giustifica l'aggressione dell'occupante della mia casa perché non gli ho fornito acqua e gas. Viene dato per scontato che il referendum indetto dalla Federazione Russa in Crimea come tutte le elezioni della stessa nazione sia stato pilotato e influenzato come nella normalità di un regime dittatoriale, chi ha dubbi plausibili su questo si rilegga l'aforisma di Longanesi pocanzi citato. Per quanto riguarda il Donbass la spiegazione è ancora più semplice da comprendere in quanto il precedente Georgiano del 2008 è simile e di elementare lettura ed il pretesto (genocidio e discriminazione russofona) facilmente capibile. La resistenza ed il conflitto del Donbass equivale in proporzioni minori all'attuale conflitto e resistenza su tutto il territorio ucraino. 
Al netto di tutto quanto enunciato trovo semplicemente miserabile e di bassa caratura storica legittimare e giustificare questa crudele, vile e atroce aggressione russa contro uno stato sovrano che voleva semplicemente vivere libero, scegliere liberamente la propria linea politica, e che non aveva nulla a che fare con superficiali complottismi o ingerenze con l'occidente. La Nato come il "genocidio del Donbass" o il concetto di denazificazione sono stati degli spregevoli pretesti per cercare di soverchiare il governo di Kiev; un altro dato di fatto è che da tempo l'esercito russo si muoveva lungo il confine ucraino, non parlo della fine del 2021 ma dall'inverno 2020/2021, anche in quell'occasione la preparazione all'invasione era un fatto premeditato. Lavrov e Putin parlavano sempre di isteria occidentale e che mai e poi mai l'armata russa avrebbe potuto iniziare un'occupazione Ucraina: ecco la viltà russa, dopo qualche giorno sia Lavrov che Putin hanno detto il contrario di tutto ovvero "vogliamo conquistare l'intera Ucraina".
In conclusione rimane oggi fantasia e utopico per una democrazia occidentale non inviare aiuto militare ad un altro stato sovrano e democratico, è il minimo sindacabile visto che l'intervento è ostacolato solo dalle minacce atomiche russe. Fermamente il mio parere è quello interventista, non è assolutamente possibile assoggettarsi all'arroganza dell'intervento russo in Ucraina, oltre ad attivare un pericoloso precedente dove è legittimato l'uso della forza dal più forte la questione che più mi rammarica è che ognuno di noi con l'atteggiamento alla "Santoro" sarà responsabile delle morti innocenti di una guerra tra le più folli e senza senso che la storia possa ricordare dalla seconda guerra mondiale. Accettabile la considerazione che gli aiuti con armamenti non portano alla fine di un conflitto ma in questo contesto dove le parti e le colpe sono estremamente visibili non possiamo farne a meno, anche il mancato intervento lo reputo sconsiderato e vile, plausibile solo sotto l'aspetto dell'escalation del conflitto a livello mondiale ma il conflitto non avrà mai fine se la Russia non si ritirerà dal territorio ucraino con le buone o con le cattive e su questo né noi dovremmo scendere a compromessi né tantomeno gli ucraini, perché “Non si può separare la pace dalla libertà perché nessuno può essere in pace senza avere la libertà.” Malcolm X. 

Di seguito elenco delle menti che reputo offuscate, la considerazione dei personaggi che riporto prima di oggi era di ammirazione, ripeto fino ad oggi:
Michele Santoro
Marco Travaglio
Alessandro Orsini (non volevo citarlo ma è stato in Italia il capostipite di una visione distorta della realtà nell'occasione Ucraina)

Vorrei citare il post di facebook, riportando il link, prodotto oggi dall'Ambasciata Russa in Italia che ha riproposto l'intervista dell'Ambasciatore Russo su un programma di Mediaset
https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/quartogrado/lambasciatore-russo-passi-avanti-verso-la-pace_F311546401010C06?fbclid=IwAR2N26H7BynNnI4g0QMIjx0B1pS2BXkNBGwr_i1uPKzosmnC-ldbsc76XOc

In questa intervista denoto:
- il continuo non dichiarare che la Russia sta conducendo una guerra ma un'operazione militare speciale, questo punto dovrebbe già consentirci di comprendere quanto sia evidente la causa del conflitto ucraino, la parola guerra nella propaganda russa in Russia è stata bandita e passibile di reato, stento a credere che abbia attecchito anche da noi.
- nelle parole di Razov è ragionevole la non considerazione dell'ucraina come stato sovrano
- il concetto (pretesto) di dezanificazione come legittima minaccia alla Russia, poco credibile visto che nessun russofono era discriminato in ucraina, la lingua nemmeno essendo consuetudine in ucraina parlare sia russo che ucraino indiscriminatamente, erano riportare su ogni sito pubblico o ufficio pubblico entrambe le lingue ad esempio, ma soprattutto oggi nessun russofono vuole più avere a che fare con la Russia come invece lo era fino a ieri, dopo che le principali città russofone sono state distrutte (Kharkiv e Mariupol) ogni singolo ucraino non sarà mai più filorusso.

Questo articolo lo dedico ai giornalisti che ci offrono testimonianze giornaliere di quello che sta avvenendo sul campo, tra questi (ma ce ne saranno probabilmente anche altri a cui porgo la mia completa ammirazione) mi sono imbattuto e vorrei citare:
Claudio Locatelli - Cecilia Sala - Elena Testi







lunedì 21 marzo 2022

Né con Putin, né con la Nato (più altre varianti)

Né con Putin, né con la Nato, per non dimenticare chi ha appoggiato questo assurdo slogan o posizioni simili

Prof. Ugo Mattei (rif. TV La7 programma Non è l'Arena data 20/03/2022)

Maurizio Acerbo segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista (rif. ovunque)

Prof. Alessandro Orsini (rif. TV La7 varie puntate Piazza Pulita) in questo caso non esplicita lo slogan ma ovvia la sua posizione di no Nato no Putin, personalmente concordo con il prof. Orsini nel momento in cui definisce che una potenza mondiale quale la Russia o la Cina o gli Stati Uniti possa ampliare la sua sfera di influenza su altri stati anche con l'uso della forza e che non solo la Russia deve essere demonizzata, peccato che nel caso specifico ci troviamo di fronte alla Russia che attacca un'altra nazione oltretutto democratica, capibile il modus operandi non capibile il perché il Prof. Orsini debba ad ogni costo trovare una giustificazione all'aggressione e prendere una posizione anti-Nato e antiamericana rimarcando in continuo le passate guerre promosse dagli Stati Uniti che quanto sbagliate possano essere state erano rivolte solo a stati in cui vi era un regime dittatoriale.

Prof. Donatella Di Cesare (rif. TV La7 varie puntate Piazza Pulita) filosofa anche in questo caso non esplicita lo slogan

Prof. Carlo Rovelli (rif. TV La7 programma Piazza Pulita data 17/03/2022)  fisico anche in questo caso non esplicita lo slogan 

Pino Cabras (rif. Radio24 data 22/03/2022) deputato espulso Movimento 5 Stelle ora Alternativa, lo slogan in questo caso è diverso ed è "No alla politica delle armi", non si presenta in parlamento il giorno 22/03/2022 durante il discorso in aula di Zelensky.

Alessandro Di Battista (rif. pagina facebook) slogan non esplicitato ma l'idea politica è praticamente la stessa

Marco Travaglio (rif. pagina facebook) slogan non esplicitato ma il succo è sempre lo stesso

Diego Fusaro (rif. TV La7 programma Piazza Pulita data 17/03/2022) slogan non esplicitato ma l'idea politica è praticamente la stessa

Gabriele Lorenzoni (rif. TV La7 programma Piazza Pulita data 24/03/2022) deputato

Vito Rosario Petrocelli (rif. TV La7 programma Piazza Pulita data 24/03/2022) senatore

Bianca Granato (rif. TV La7 programma Piazza Pulita data 24/03/2022) senatrice

Prof. Antonello Ciccozzi (rif. TV La7 programma Piazza Pulita data 24/03/2022)

Vauro Senesi (rif. TV Rete4 programma Controcorrente data 30/03/2022) vignettista

Giorgio Cremaschi (Rif. TV LA7 programma Non è l'Arena data 03/04/2022) sindacalista

Fabiola D'Alesio (Rif. TV LA7 programma Non è l'Arena data 03/04/2022) un partito comunista...

Angelo D'Orsi storico

Geminello Petrerossi filosofo

Fulvio Grimaldi giornalista


ELENCO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO



Assurde posizioni politiche italiane durante la guerra Ucraina

A fronte del colore politico di ognuno di noi si dovrebbe avere un po' di coerenza ed essere oggettivi. Non capisco lo scopo di alcune posizioni politiche per fortuna di enorme minoranza ma che mi danno mortalmente fastidio. L'estrema destra è pro putiniana, questo è coerente con l'ideologia estremista di destra. Accantoniamo ogni commento perché è tempo sprecato. Parliamo piuttosto di Rifondazione Comunista e dei partiti di estrema sinistra, ma che posizione avete preso? Il loro slogan (non so da chi è stato coniato, se da loro o si accodano ad altre correnti pacifiste) è "Nè con Putin, nè con la Nato", a parte la contraddizione totale dello slogan, sembra così che a voi interessi coltivare l'orticello di casa e quello che succede nel mondo non vi tocchi minimamente; lo slogan in se è l'inno all'ipocrisia pacifista in tempo di guerra. Ma andando a vedere e stuzzicando i vari forum/gruppi di rifondazione comunista and company (specialmente ho avuto di scambiare alcune battute con il segretario nazionale del partito della Rifondazione Comunista il sig. Maurizio Acerbo a seguito dei suoi post no putin no nato ma evidentemente schierati contro la "nazista" Ucraina) emerge chiaramente che lo slogan è fasullo, o fake se preferite, perché anche le sinistre stranamente avvallano l'operato di Putin ovvero l'"operazione speciale" per la denazificazione dell'Ucraina; forse dando peso alla parola denazificazione espressa da Putin letteralmente senza pensare da quale parte è il vero regime. Per carità, non rinneghiamo l'esistenza del battaglione Azov o la strage di Odessa, ma se viene citata la Crimea o il Donbass dobbiamo anche andare a verificare i dati che non sono quelli forniti dal bignamino del Cremlino ma i dati OCSE che a rigore di logica sono imparziali. In relazione alla guerra nelle repubbliche di Donetsk e Lugansk i dati OCSE ci raccontano sostanzialmente che le morti sono principalmente tra le file militari, Ucraine e Russe in egual misura, mentre i civili morti sono stati uccisi involontariamente per mano sia degli Ucraini che dei Russi, non era in corso nessun genocidio come dalla narrazione propagandistica Russa, questo sancito dalla Corte dell'ONU che non ha ritenuto di condannare i leaders di Kiev. C'è chi infine rimarca che molti profughi si sono rifugiati nella vicina russia non sapendo che la maggior parte della popolazione o meglio chi ha avuto possibilità di andarsene, visto che non tutti hanno le possibilità economiche di lasciare le proprie case, si è trasferito in altre parti dell'ucraina. Altresì fu un evidente atto di propaganda quando proprio appena pochi giorni prima del conflitto furono trasferite alcune centinaia di residenti dal Donbass alla Russia.
Forse la posizione di rifondazione and C. è dovuta al loro sfrenato antiamericanismo o perché vedono nella Russia ancora quel baluardo comunista della grande madre patria? Non si sono accorti che la Federazione Russa ha un sistema capitalistico? Ora più che mai anche dittatoriale? Faccio molta fatica a capire la posizione assunta da questa compagine politica se ancora così può chiamare.
In conclusione vi è uno strampalato allineamento dell'estrema sinistra a quella di destra sulla questione guerra Ucraina, le motivazioni saranno anche diverse ma mentre i destroidi mantengono una coerenza i sinistroidi l'hanno persa completamente e si porteranno questa macchia per sempre, non hanno perciò più senso di esistere sulla scena politica italiana.

domenica 13 marzo 2022

Memorandum sulle garanzie di sicurezza in connessione con l'adesione dell'Ucraina al Trattato di non proliferazione delle armi nucleari

Меморандум

       про гарантії безпеки у зв'язку з приєднанням України

          до Договору про нерозповсюдження ядерної зброї

 


     Дата підписання:       05.12.1994


     Дата набуття чинності: 05.12.1994


     Україна, Російська  Федерація,  Сполучене Королівство Великої

Британії та Північної Ірландії і Сполучені Штати Америки,


     вітаючи приєднання  України  до Договору про нерозповсюдження

ядерної зброї ( 995_098  )  як  держави,  що  не  володіє  ядерною

зброєю,


     беручи до уваги зобов'язання України ліквідувати  всю  ядерну

зброю, що знаходиться на її території, у визначений період часу,


     відзначаючи зміни ситуації в галузі безпеки в усьому світі,


     включаючи  закінчення  холодної  війни, що створили умови для

глибоких скорочень ядерних сил,


     підтверджують таке:


     1. Російська   Федерація,   Сполучене   Королівство   Великої

Британії   та   Північної   Ірландії  і  Сполучені  Штати  Америки

підтверджують  Україні  їх  зобов'язання   згідно   з   принципами

Заключного акта  НБСЄ  (  994_055  )   поважати   незалежність   і

суверенітет та існуючі кордони України.


     2. Російська   Федерація,   Сполучене   Королівство   Великої

Британії  та  Північної  Ірландії  і   Сполучені   Штати   Америки

підтверджують їх зобов'язання утримуватися від загрози силою чи її

використання  проти  територіальної   цілісності   чи   політичної

незалежності  України,  і  що  ніяка  їхня  зброя  ніколи  не буде

використовуватися  проти  України,  крім  цілей  самооборони   або

будь-яким  іншим  чином  згідно зі Статутом Організації Об'єднаних

Націй ( 995_010 ).


     3. Російська   Федерація,   Сполучене   Королівство   Великої

Британії  та  Північної  Ірландії  і   Сполучені   Штати   Америки

підтверджують   Україні   їх   зобов'язання  згідно  з  принципами

Заключного акта  НБСЄ(  994_055  )  утримуватись  від економічного

тиску,  спрямованого на те,  щоб підкорити своїм власним інтересам

здійснення  Україною  прав,  притаманних її суверенітету,  і таким

чином отримати будь-які переваги.


     4. Російська   Федерація,   Сполучене   Королівство   Великої

Британії   та   Північної   Ірландії  і  Сполучені  Штати  Америки

підтверджують їх зобов'язання домагатися негайних дій з боку  Ради

Безпеки  Організації  Об'єднаних  Націй  з  метою надання допомоги

Україні як державі-учасниці Договору про нерозповсюдження  ядерної

зброї ( 995_098 ),  що не володіє ядерною  зброєю,  в  разі,  якщо

Україна стане жертвою акту агресії або об'єктом погрози агресією з

використанням ядерної зброї.


     5. Російська   Федерація,   Сполучене   Королівство   Великої

Британії   та   Північної   Ірландії  і  Сполучені  Штати  Америки

підтверджують щодо України їх зобов'язання не застосовувати ядерну

зброю проти     будь-якої     держави-учасниці     Договору    про

нерозповсюдження ядерної зброї ( 995_098 ),  що не володіє ядерною

зброєю,  крім випадку нападу на них самих,  їхні території чи їхні

підопічні  території,  їхні  збройні сили або на їхніх союзників з

боку такої держави спільно або в союзі  з  державою,  яка  володіє

ядерною зброєю.


     6. Україна,   Російська   Федерація,   Сполучене  Королівство

Великої Британії та Північної Ірландії і Сполучені  Штати  Америки

будуть  проводити  консультації  у  випадку  виникнення  ситуації,

внаслідок якої постає питання стосовно цих зобов'язань.


     Цей меморандум набуває чинності з моменту підписання.


     Підписано у   чотирьох    рівно    автентичних    примірниках

українською, англійською та російською мовами.


 За Україну     За Російську     За Сполучене        За Сполучені

                Федерацію        Королівство         Штати Америки

                                 Великої Британії

                                 та Північної

                                 Ірландії


 (підпис)       (підпис)         (підпис)            (підпис)


 Л. Кучма       Б. Єльцин        Дж. Мейджор         У. Клінтон


 Будапешт, 5 грудня 1994 року.


(TRADUZIONE IN INGLESE)


Ukraine, the Russian Federation, the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland, and the United States of America,


Welcoming the Accession of Ukraine to the Treaty on the Non-Proliferation of Nuclear Weapons as a non-nuclear-weapon state,


Taking into account the commitment of Ukraine to eliminate all nuclear weapons from its territory within a specified period of time,


Noting the changes in the world-wide security situation, including the end of the Cold War, which have brought about conditions for deep reductions in nuclear forces,


Confirm the following:



The Russian Federation, the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland, and The United States of America reaffirm their commitment to Ukraine, in accordance with the principles of the CSCE Final Act, to respect the independence and sovereignty and the existing borders of Ukraine.


The Russian Federation, the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland, and The United States of America reaffirm their obligation to refrain from the threat or use of force against the territorial integrity or political independence of Ukraine, and that none of their weapons will ever be used against Ukraine except in self-defense or otherwise in accordance with the Charter of the United Nations.


The Russian Federation, the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland, and The United States of America reaffirm their commitment to Ukraine, in accordance with the Principles of the CSCE Final Act, to refrain from economic coercion designed to subordinate to their own interest the exercise by Ukraine of the rights inherent in its sovereignty and thus to secure advantages of any kind.


The Russian Federation, the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland, and The United States of America reaffirm their commitment to seek immediate United Nations Security Council action to provide assistance to Ukraine, as a non-nuclear-weapon state party to the Treaty on the Non-Proliferation of Nuclear Weapons, if Ukraine should become a victim of an act of aggression or an object of a threat of aggression in which nuclear weapons are used.


The Russian Federation, the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland, and The United States of America reaffirm, in the case of Ukraine, their commitment not to use nuclear weapons against any non-nuclear-weapon state party to the Treaty on the Non-Proliferation of Nuclear Weapons, except in the case of an attack on themselves, their territories or dependent territories, their armed forces, or their allies, by such a state in association or alliance with a nuclear weapon state.


Ukraine, The Russian Federation, the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland, and The United States of America will consult in the event a situation arises which raises a question concerning these commitments.


This Memorandum will become applicable upon signature.


Signed in four copies having equal validity in the Ukrainian, English, and Russian languages.

FOR UKRAINE:

(signature Leonid Kuchma)



FOR THE RUSSIAN FEDERATION:

(signature Boris Yeltsin)



FOR THE UNITED KINGDOM OF GREAT BRITAIN AND NORTHERN IRELAND:

(signature John Major)



FOR THE UNITED STATES OF AMERICA:

(signature Bill Clinton)



Budapest, 5 December 1994.


(TRADUZIONE IN ITALIANO)


Data della firma: 05.12.1994


     Data di entrata in vigore: 05.12.1994


     Ucraina, Federazione Russa, Regno Unito di Gran Bretagna

Gran Bretagna e Irlanda del Nord e Stati Uniti,


     accogliendo favorevolmente l'adesione dell'Ucraina al Trattato di non proliferazione

armi nucleari come Stato non dotato di armi nucleari

Armi,


     tenendo conto dell'impegno dell'Ucraina di eliminare tutte le armi nucleari

armi situate sul suo territorio durante un certo periodo di tempo,


     Prendendo atto della mutevole situazione della sicurezza in tutto il mondo,compresa la fine della Guerra Fredda, che ha creato le condizioni per

profonde riduzioni delle forze nucleari,


     confermare quanto segue:


1. Federazione Russa, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e Stati Uniti riaffermano il loro impegno nei confronti dell'Ucraina conformemente ai principi L'Atto Finale della CSCE rispetta l'indipendenza e sovranità e confini esistenti dell'Ucraina.


2.La Federazione Russa, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e gli Stati Uniti d'America riaffermano il loro obbligo di astenersi dalla minaccia o dall'uso della forza contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica dell'Ucraina e che nessuna delle loro armi potrà mai essere utilizzato contro l'Ucraina tranne che per autodifesa o altrimenti in conformità con la Carta delle Nazioni Unite.


3.La Federazione Russa, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e gli Stati Uniti d'America riaffermano il loro impegno nei confronti dell'Ucraina, in conformità con i Principi dell'Atto Finale della CSCE, ad astenersi da coercizioni economiche volte a subordinare ai propri interessi la esercitare da parte dell'Ucraina i diritti inerenti alla sua sovranità e quindi ottenere vantaggi di qualsiasi tipo.

 

 



4. La Federazione Russa, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e gli Stati Uniti d'America riaffermano il loro impegno a sollecitare un'azione immediata del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per fornire assistenza all'Ucraina, quale Stato non dotato di armi nucleari parte del Trattato sulla la non proliferazione delle armi nucleari, se l'Ucraina dovesse diventare vittima di un atto di aggressione o oggetto di una minaccia di aggressione in cui vengono utilizzate armi nucleari.




5. La Federazione Russa, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e gli Stati Uniti d'America ribadiscono, nel caso dell'Ucraina, il loro impegno a non utilizzare armi nucleari contro qualsiasi Stato non dotato di armi nucleari parte del Trattato di non -Proliferazione delle armi nucleari, tranne nel caso di un attacco contro se stessi, i loro territori o territori dipendenti, le loro forze armate o i loro alleati, da parte di un tale stato in associazione o alleanza con uno stato dotato di armi nucleari.


6. L'Ucraina, la Federazione Russa, il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e gli Stati Uniti d'America si consulteranno nel caso in cui si presenti una situazione che sollevi una questione su questi impegni.


Il Memorandum diventerà applicabile al momento della firma.


Firmato in quattro copie aventi uguale validità nelle lingue ucraina, inglese e russa.

PER L'UCRAINA:

(firma Leonid Kuchma)



PER LA FEDERAZIONE RUSSA:

(firma Boris Eltsin)



PER IL REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA DEL NORD:

(firma John Major)



PER GLI STATI UNITI D'AMERICA:

(firma Bill Clinton)



Budapest, 5 dicembre 1994.


venerdì 11 marzo 2022

DISCRIMINAZIONE RUSSA - sottotitolato IL KARMA

L'unico commento che posso avere per questo ennesimo assurdo post pubblicato dall'ambasciata russa in Italia è il seguente: è evidentemente responsabile di ogni morte in suolo ucraino anche chi crede nella bontà dell'operazione militare russa in territorio ucraino, non si tratta di discriminazione si tratta di impedire a dei criminali di diffondere odio e guerra nelle menti di chi vuole la pace e non ha fatto nulla per scatenare questa assurda guerra. Si è perso il valore delle parole e il valore della verità, l'intervento russo in ucraina è ingiustificato e per tale motivo chi lo appoggia non va solo discriminato ma va cacciato e bandito da ogni attività sociale su suolo italiano ed europeo.


!! Cari compatrioti!
🇷🇺 A causa dell'aggravata situazione internazionale e della campagna di informazione antirussa nei media, il numero di casi di discriminazione nei confronti dei cittadini russi all'estero è aumentato vertiginosamente.
📞 Per una risposta massima tempestiva ed efficace a tali incidenti, l'Ambasciata di Russia in Italia lancia un numero verde.
🚨 Se ricevete minacce o insulti, diventate vittime di abusi, aggressioni o abusi fisici, segnalate immediatamente l'accaduto alle forze dell'ordine italiane, nonché a noi compilando il modulo ( https://bit.ly/3IYxcC8 ) o inviando un messaggio a noi e al numero di telefono +3 93314582279 (WhatsApp, Telegram), allo stesso orario indicato i tuoi contatti e dettagliato la situazione.

PROPAGANDA RUSSA

 Il giorno 10.03.2022 l'ambasciata della federazione russa in Italia scrive questo (riporto testualmente):

❗️Il tentativo di gonfiare lo scandalo attorno alla presunta distruzione da parte della #Russia dell’ospedale a #Mariupol è il massimo del cinismo e della campagna di menzogne sulla nostra operazione militare speciale in #Ucraina.
Il fatto che l’ospedale era occupato dai militanti nazi e trasformato in un punto di fuoco era conosciuto sin dall’inizio dell’operazione. Il 7 marzo durante l’intervento nel Consiglio di sicurezza abbiamo appositamente informato i colleghi su questo fatto. Però nessuno ci ha dato retta. Per sfortuna alla campagna di divulgazione di #fakenews ha aderito anche il segretario generale dell’ONU.
Oltre al tweet abbiamo divulgato in qualità di un documento ufficiale del Consiglio di Sicurezza la lettera del rappresentante permanente della Russia presso l’ONU Vassiliy Nebenzya con l’appello di non lasciarsi ingannare dalla propaganda dell’Ucraina 👉 https://russiaun.ru/en/news/070322n.

Posso "capire" che la propaganda russa possa insinuare che la situazione nel Donbass è causata esclusivamente dai "nazisti ucraini", posso "capire" che l'ucraina stesse preparando delle armi chimiche per un attacco contro la russia (ironizzo anche su queste affermazioni assurde, conoscendo il lavaggio del cervello a cui è sottoposta la popolazione russa, anche se con le dovute difficoltà, in parte può essere capibile che per una fetta della popolazione russa e filorussa ogni "evidenza" detta al riguardo possa essere presa come plausibile); ma arrivare ad affermare che a fianco di malati oltretutto di un ospedale pediatrico vengano stabilmente inseriti dei militari ucraini mi sembra forse un po' troppo geniale come situazione. Questa si chiama propaganda russa. 
Chi crede a queste menzogne dovrebbe vergognarsi, ma la vergogna più grande debbono averla i politici e la classe dirigente/amministrativa russa che propina al popolo russo tali menzogne, arrivando al limite del sopportabile e dell'assurdo. All'ospedale pediatrico bombardato sono morte tre persone di cui un bambino di 6 anni. Pochi giorni prima moriva sempre a Mariupol un bambino di 18 mesi, di sete. Ambasciata della federazione russa in italia, di cosa state discutendo? E' arrivata  l'ora che tutta la popolazione russa in primis e le sue istituzioni si dissocino dalla guerra e dall'invasione russa che sta causando questa nefandezza, perché in caso contrario la storia e l'odio continuerà e non si fermerà alle vostre inutili ipocrisie e spudorate fandonie. E chi non si schiera per la pace, russia in primis è responsabile di questa primitiva atrocità, tra tutte le guerre viste e vissute ovviamente mai in prima persona, anche se non è possibile stilarne una graduatoria in quanto ogni singola guerra è una vergogna, questa è la più inutile ed assurda nelle motivazioni, la stupidità umana non ha mai fine. Grazie russia per l'operazione militare speciale in ucraina, siete magnifici e portatori di pace in terre ostili. 

mercoledì 23 febbraio 2022

UN LIBRO PER SPIEGARE L'ATTUALE SITUAZIONE UCRAINA - Victor Kravchenko HO SCELTO LA LIBERTA'

La situazione in Ucraina attualmente non è ancora degenerata ma la prospettiva di un'escalation del conflitto è imminente e non più così remota come sembrava fino a qualche giorno fa ovvero prima dell'ingresso dei mezzi militari russi nelle da loro proclamate Repubblica Popolare di Doneck e Lugansk. Putin e Lavrov accusavano l'occidente di isteria nel pensare ad una possibile invasione russa in Ucraina, l'affidabilità delle dichiarazioni di un russo si rivelano a questo punto pari a zero, dispiace generalizzare ma non è possibile fare affermazioni così nette e dopo fare l'esatto contrario. Purtroppo le forze dichiaratamente alleate all'Ucraina non si stanno dimostrando tali dopo l'intervento russo, e la consegna di armi all'esercito ucraino a mio avviso sta assumendo l'effetto contrario ovvero alimenta la scusa della necessità di un intervento russo in tutta l'Ucraina. Sarebbe stato più saggio demilitarizzare il più possibile il territorio di Kiev se la prospettiva degli alleati occidentali in caso di invasione era solo quella di inasprire le sanzioni contro il regime russo, il quale non avrebbe oltremodo ragione ad invadere un territorio parzialmente demilitarizzato. Meglio perdere la Crimea e le regioni del Donbass piuttosto che iniziare una guerra totalmente impari alimentata solamente dalle armi dell'occidente, in questa prospettiva il rischio è che ci sia solamente un enorme bagno di sangue e di distruzione esclusivamente sul territorio ucraino. Le sanzioni non sono più un deterrente valido, non dimentichiamoci che la Russia ha un partner ancora più potente di se stessa, la Cina. 
La Russia, finché avrà al suo governo un politico come Putin, non lascerà mai in pace l'Ucraina, e per capire questo concetto è di attualità un libro del 1946 di Victor Kravchenko HO SCELTO LA LIBERTA', un libro su tutti per capire cosa significa l'Ucraina per la "grande madre patria". La mentalità russa è la chiave per una risposta ai comportamenti di Putin; la volontà storica di russificazione della regione Ucraina dai tempi di Stalin a quelli di oggi ci dovrebbe insegnare quello che vuole dimostrare al mondo il potente dittatore Russo. Ora o mai più l'Occidente deve dare una risposta al popolo Ucraino o lasciare che almeno non si autodistrugga lusingato da false promesse.


martedì 22 febbraio 2022

DICHIARAZIONE ANNUALE CONSUMI ELETTRICI 2021 - NOMINA SOTTOSCRITTORE

Segue da "DICHIARAZIONE ANNUALE CONSUMI ELETTRICI 2020" dove sono spiegati i passaggi per la registrazione e la compilazione della dichiarazione.

L'invio della dichiarazione dal 2022 quindi per la dichiarazione consumi elettrici 2021 deve essere effettuata da un sottoscrittore nominato dall'azienda dichiarante che può essere o il rappresentante legale dell'azienda oppure un delegato.
Se il sottoscrittore è il rappresentante legale dell'azienda deve avere i poteri amministrativi per effettuare la dichiarazione (verificabili da visura camerale), per nominarlo basterà accedere nell'area riservata del sito ADM.GOV.IT andare sul "mio profilo" ed accedere ai servizi. Quindi selezionare l'azienda oggetto della dichiarazione e procedere con le autorizzazioni.
Oltre che alla precedente attivazione per DICHIARAZIONI DI ENERGIA ELETTRICA dlr_enelettr sarà da attivare la dlr_enelettr_sottoscrittore nominando appunto lo scrivente rappresentante legale dell'azienda (categoria accise). In circa 48 ore troverete l'approvazione. In caso di problemi contattare il proprio ufficio delle Dogane di riferimento territoriale.
Nel caso di nomina di un delegato, il delegante rappresentante legale dovrà produrre documento di delega da trasmettere via PEC all'ufficio delle Dogane di riferimento territoriale.


martedì 4 gennaio 2022

4 (+1) Film classici e romantici russi fondamentali per capire la cultura russa

 Di seguito personale classifica dei migliori film classici russi (e romantici) per apprendere le usanze culturali russe e per comprendere la vita nel periodo sovietico. Naturalmente da guardare con occhio critico in quanto in alcuni vi è molto l'influenza e la propaganda del periodo sovietico, ma decisamente rispecchiano gli usi e costumi dell'epoca. 

Quarta posizione per Ekipazh (Air Crew); film del 1980 nella prima parte, decisamente più piacevole, vengono descritte le vite private dei piloti/assistenti di volo di un equipaggio della compagnia aerea russa Aeroflot. La seconda parte trasforma completamente il film da commedia romantica a film di azione concentrandosi su un cataclisma presso la città di Bidri che porterà l'eroico equipaggio a dover salvare le vite di alcuni passeggeri.

Terza posizione per Služebnyj roman (Avventura d'ufficio); divertente commedia romantica del 1977 incentrata sulla storia d'amore di un impiegato (Anatolji) e il suo superiore (Ljudmila).

Seconda posizione per Moskva slezam ne verit (Mosca non crede alle lacrime); la storia nella prima parte ambientata nel 1958 ovviamente a Mosca narra della vita di tre giovani donne in cerca del loro amore. I destini delle tre giovani donne saranno completamente diversi e nella seconda parte ci si concentra totalmente su Katerina. Anche questo film è datato 1980.

Prima posizione per Ironija sud'by (Ironia del destino); inutile spendere parole per il classico dei classici russi, impossibile da non vedere nei giorni delle festività invernali. Anno 1975.

Fuori classifica in quanto semplice commedia ma che rappresenta uno spaccato di vita moscovita è Garaž (Garage), originale film del 1980 girato in un solo luogo racconta l'assemblea della Cooperativa Fauna per l'assegnazione dei garage in costruzione.